18/05/2013 Ombretta Pisano 7584
Uno spettacolare mosaico policromo risalente al IV-V sec è stato rinvenuto settimane fa nei campi del Kibbuz di Bet Qama, nel Sud di Israele.
Il mosaico è stato scoperto nel contesto degli scavi archeologici esplorativi della IAA in previsione della costruzione di un nodo stradale tra Ma’ahaz e Devira da parte della Cross-Israel Highway Company.
Durante lo scavo nella fattoria di un kibbutz, condotto dall’archeologa Rina Avner della IAA, sono stati scoperti i resti di un insediamento che si estende per oltre 6 dunam (un dunam indica la quantità di terra arabile in un giorno, n.d.r.).
La costruzione principale del sito consiste in un’ampia sala della lunghezza di 12 metri e di 8 metri di profondità, il cui soffitto era probabilmente coperto da tegole. L’ingresso della sala ed il mosaico mozzafiato che orna il pavimento suggeriscono che si trattasse di un edificio pubblico.
Il mosaico, ben conservato, è decorato con motivi geometrici, con anfore agli angoli, pavoni ed un paio di colombe che beccano uva da un vitigno. Si tratta di elementi decorativi comuni nel periodo in questione. Ma ciò che rende il mosaico unico è il gran numero di motivi collocati all’interno del tappeto musivo.
Di fronte all’edificio sono state trovate anche vasche collegate a un sistema di canali e tubazioni per convogliare acqua. In una delle vasche, dalle pareti affrescate, sono stati trovati anche degli scalini.
Gli archeologi dell’Autorità stanno tentando di determinare l’uso dell’edificio pubblico e delle vasche, la cui costruzione ha certamente richiesto l’impiego di considerevoli risorse economiche.
Il sito, localizzato lungo la strada per Be’er Sheva, sembra essere un grande complesso immobiliare che includeva una chiesa, edifici residenziali e magazzini, una grande cisterna, un edificio pubblico e vasche circondate da terreni agricoli. E’ possibile che una delle strutture sia servita da locanda.
Nel periodo bizantino insediamenti giudaici e cristiani nella regione si trovavano frequentemente l’uno accanto all’altro. Due degli insediamenti giudaici nelle vicinanze si trovano a Horbat Rimon, dove sono stati portati alla luce una sinagoga ed un bagno rituale (miqwe), e a Nahal Shoval, un sito scavato recentemente, prima della costruzione dell’autostrada trans-israeliana (Highway 6), in cui sono stati ritrovati bagni rituali. Tra gli insediamenti cristiani sono degni di nota le chiese ad Abu Hof nella foresta di Lahav, ed il monastero di Givot Bar.
(Articolo tradotto e adattato da Ombretta Pisano; foto di Yael Yolovitch per la IAA)
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