Benedetto XVI, Papa (Ratzinger, Joseph) 1927-
Città del Vaticano 09/10/2005
Nella Basilica di San Pietro, al termine della celebrazione della Messa di beatificazione:Al termine di questa celebrazione, durante la quale è stato iscritto nell’albo dei Beati il Cardinale Clemens August Graf von Galen, ho la gioia di unirmi a voi, convenuti numerosi nella Basilica di San Pietro, per rendere omaggio al nuovo Beato. Ai venerati Fratelli Cardinali e Vescovi, alle distinte Autorità e a tutti i presenti rivolgo il mio saluto cordiale.
Sehr herzlich grüße ich die Bischöfe und Priester, die Vertreter des öffentlichen Lebens und alle Pilger, die aus Münster und aus ganz Deutschland nach Rom gekommen sind. Mit Freude vereine ich mich mit euch allen in der Verehrung des neuen Seligen Kardinal Clemens August Graf von Galen. Unter der großen Schar der Zeugen für Christus im 20. Jahrhundert tritt diese Persönlichkeit eines eifrigen Priesters und eines großmütigen Bischofs klar hervor. Der Herr gab ihm Mut und Tapferkeit, um die Rechte Gottes, der Kirche und des Menschen zu verteidigen, die das nationalsozialistische Regime im Namen einer irrigen neuheidnischen Ideologie in gravierender und systematischer Weise verletzt hat. Seine Seligsprechung am heutigen Tage stellt ihn als Modell eines tiefen und unerschrockenen Glaubens heraus. Wir wollen den neuen Seligen um seine Fürsprache anrufen: zum Segen für Kirche und Gesellschaft in Deutschland, in Europa und in der ganzen Welt.
[Traduzione: Con grande affetto saluto i Vescovi e i sacerdoti, i rappresentanti della vita pubblica e i pellegrini venuti a Roma da Münster e dall’intera Germania. Con gioia mi unisco a tutti voi nella venerazione del nuovo beato Clemens August Graf von Galen. Nella folta schiera dei testimoni di Cristo del secolo ventesimo, risalta la sua figura di sacerdote zelante e Vescovo generoso. Il Signore gli diede un coraggio eroico per difendere i diritti di Dio, della Chiesa e dell’uomo, che il regime nazionalsocialista violava in modo grave e sistematico, in nome di un’aberrante ideologia neopagana. Oggi, la sua beatificazione lo ripropone quale modello di fede profonda e intrepida. Invochiamo l’intercessione del nuovo Beato: voglia egli benedire la Chiesa e l’umana società in Germania, in Europa e nel mondo intero.]
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Alla recita dell’Angelus (estratto)
Cari fratelli e sorelle!
Questa mattina, nella Basilica di San Pietro, ha avuto luogo la beatificazione di Clemens August von Galen, Vescovo di Münster, Cardinale, intrepido oppositore del regime nazista. Ordinato sacerdote nel 1904, egli svolse a lungo il ministero in una parrocchia di Berlino e nel 1933 divenne Vescovo di Münster. In nome di Dio, denunciò l’ideologia neopagana del nazionalsocialismo, difendendo la libertà della Chiesa e i diritti umani gravemente violati, proteggendo gli ebrei e le persone più deboli, che il regime considerava rifiuti da eliminare.
Sono note le tre celebri prediche che quell’intrepido Pastore pronunciò nel 1941. Il Papa Pio XII lo creò Cardinale nel febbraio 1946 e, appena un mese dopo, egli morì, circondato dalla venerazione dei fedeli, che riconobbero in lui un modello di coraggio cristiano. Proprio questo è il messaggio sempre attuale del beato von Galen: la fede non si riduce a sentimento privato, magari da nascondere quando diventa scomoda, ma implica la coerenza e la testimonianza anche in ambito pubblico in favore dell’uomo, della giustizia, della verità. Esprimo vive felicitazioni alla Comunità diocesana di Münster ed alla Chiesa in Germania, invocando su tutti, per intercessione del nuovo Beato, abbondanti grazie del Signore.
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Inserito 01/01/1970
Relazioni Ebraico-Cristiane
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