World Council of Churches
India 12/1961
La terza assemblea richiama il seguente messaggio, che era stato indirizzato alle chiese nel 1948 dalla prima assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese:
«Domandiamo a tutte le chiese che noi rappresentiamo, di denunciare l'antisemitismo, di qualunque provenienza, come assolutamente inconciliabile con la professione e la pratica della fede cristiana.
L'antisemitismo é un peccato contro DIO e contro l'uomo.
Solo provando, veramente, ai nostri compatrioti ebrei che noi esigiamo che siano riconosciuti loro i diritti e la dignità che Dio vuole per tutti i suoi, potremo giungere a un incontro in cui sia possibile dividere con loro il meglio di quel che Dio ci ha dato in Cristo».
Dinanzi al prolungarsi di situazioni in cui gli ebrei sono vittime di discriminazioni e persino di persecuzioni, l'assemblea rinnova questo appello.
L'assemblea esorta le sue chiese-membro a fare tutto ciò che è in loro potere per combattere ogni forma di antisemitismo. Nell' insegnamento cristiano, gli avvenimenti storici che hanno condotto alla crocifissione non devono essere presentati in modo da far ricadere sul popolo ebraico di oggi responsabilità che gravano sull' intera umanità e non su una sola razza o comunità. I primi che hanno accettato Gesù sono stati degli ebrei e non sono solo gli ebrei coloro che ancora non l' hanno riconosciuto.
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(Fonte: Sestieri L. - Cereti G., Le Chiese cristiane e l'ebraismo, 1947- 1982, Marietti, Genova 1983)
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Inserito 14/02/2014
Relazioni Ebraico-Cristiane
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